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momenti del Seminario l’Informatica per i Beni Culturali

Venerdì 20 marzo, presso il Complesso di S. Antonino dell’ Università di Palermo, sede del Centro Linguistico d’Ateneo, si è svolto il seminario L’informatica per i Beni Culturali, tavolo di confronto scientifico che si aggancia, come successivo anello di una catena, alle attività seminariali legate al progetto BookAlive.

L’incontro è stato un’occasione per dibattere su alcuni aspetti legati alle problematiche affrontate da questa branca d’indagine umanistica, dalla digitalizzazione ed archiviazione del patrimonio linguistico nella trattazione ed interpretazione dei documenti sonori e video e della loro valorizzazione come “prezioso tesoro culturale che giace sommerso”. Ma non solo.

Il referente scientifico del Dipartimento di Scienze Umanistiche, prof. Vito Matranga, ha illustrato le complessità procedurali legate al lavoro di costruzione della Banca Dati dell’ALS, dall’etichettatura alla predisposizione di schemi logici interpretativi dei fenomeni linguistici raccolti nel territorio siciliano. Momenti tratti del suo intervento ci accompagnano a “toccare con mano” anche i tool, d’inserimento dei dati xml e d’interrogazione semplificata, predisposti ad hoc dagli ingegneri Giuseppe Russo e Dario Pirrone e coordinati dal prof. Gentile, con cui i documenti sonori “rivivono” durante e soprattutto dopo la fase di archiviazione.

Seminario - Informatica per i Beni Culturali -

Un contributo al dibattito scientifico è arrivato dagli studiosi napoletani dell’Università Federico II (interventi dei professori Rosanna Sornicola, Emma Milano, Giovanni Abete e Valentina Retano), con esempi e proposte di valorizzazione del patrimonio culturale dell’entroterra campano,

Seminario - Informatica per i Beni Culturali -

attraverso esperimenti di architetture narrative su web, nate dalla collaborazione con il Politecnico di Milano:

Proprio dal Politecnico di Milano il Prof. Paolini illustra questa esperienza sottolineando la necessità di valutare la costruzione di “storie” emozionali, seguendo strutture narrative frammentate in linea con l’evoluzione del consumatore contemporaneo di cultura:

La scommessa è forte: come comunicare in maniera efficace  (…ma sintetica o frammettaria) “perchè” tutti questi luoghi indagati nel loro patrimonio linguistico sono “degni” di essere conosciuti?

La sperimentazione continua.

Chiude il tavolo delle discussioni proprio un ultimo esempio d’ immersione nel Patrimonio Culturale, in questo caso di Palermo, attraverso oggetti narrativi digitali come eBook ( o Digraph, definizione coniata all’interno dei corsi e laboratori di Editoria Digitale palermitani). Il Prof. Gentile mostra le potenzialità e i livelli di coinvolgimento immersivo  a disposizione nelle mani di chi “legge” un elaborato multimediale di questo tipo.


L’informatica per i Beni Culturali

Venerdì 20 marzo alle ore 9:00, presso l’Aula 101, Complesso di S. Antonino, Università di Palermo (Dottorato di ricerca in
Studi letterari, filologico-linguistici e storico culturali), si terrà il seminario L’informatica per i Beni Culturali.

Il programma della giornata prevede:

Il progetto Book Alive. La prospettiva umanistica
Vito Matranga (Università di Palermo)

Il progetto Book Alive. La prospettiva informatica
Antonio Gentile (Università di Palemo)

Raccontare il territorio. L’esperienza campana
Rosanna Sornicola (Università “Federico II di Napoli”)

La narrazione multimediale. Strumenti e metodi
Paolo Paolini (Politecnico di Milano)

Interverranno anche:
Giovanni Ruffino, Mari D’Agostino, Giovanni Abete, Luisa Amenta, Emma Milano, Giuseppe Paternostro, Vincenzo Pinello, Valentina Retaro, Roberto Sottile, Eleonora Trumello