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Html pluriservizio, una mostra “Glocale”

Stavolta non parliamo di biblioteche ma vorrei riportare l’esperienza di visita ad una mostra cittadina. S’intitola “La Grande Trieste 1891-1914”, il periodo di massimo splendore di questa asburgica città. Seppure organizzata da enti diversi, l’intento espositivo è analogo alle mostre e alle attività di una qualunque biblioteca: caratterizzare l’identità di una città e dei suoi cittadini mostrando la storia e le storie più affascinanti.

E ci riesce benissimo. Innumerevoli immagini ma anche oggetti, in particolare fotografie, giornali, riviste e strumenti a stampa, che appartengono ad un mondo ormai scomparso.
Dal punto di vista fotografico, il catalogo è impressionante: si va dalle immagini dei vari Asburgo fino ai matti reclusi che fabbricano sedie, passando per feste, eventi e più normali domeniche di passeggio sul famoso “Molo Audace”, una delle attrazioni della città, che come un dito si stende verso sud-est, indicando la lontana Costa Dalmata.
E poi le grandi compagnie di navigazione, mostrate in tutta la loro potenza con dipinti “aziendali” che ricostruiscono la flotta nel numero e nell’abbondanza di tonnellaggio. E poi i servizi collaterali allo sviluppo del traffico marittimo, le straordinarie compagnie di assicurazione.
Trieste fu il luogo in cui nacquero le principali compagnie di assicurazione italiane che poi crebbero moltissimo dopo la prima guerra mondiale divenendo le protagoniste nazionali assolute, come le “Generali”. Per simboleggiare adeguatamente l’enorme inventiva messa in campo per la diffusione e promozione della sottoscrizione di polizze, oltre gli originali dei verbali di assemblea costitutiva delle varie società, è in mostra un oggetto strepitoso:

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Si tratta di una macchina per l’emissione di una polizza infortuni grande quanto un odierno scontrino, analoga a quella che molti anni dopo si vide comparire negli aeroporti per sottoscrivere una polizza prima di farsi prendere dal panico del volo.
Come vedete, le istruzioni riportano la necessità di non utilizzare monete “storte” (sono stato dieci minuti a pensare perché le monete dovessero essere storte e per quale motivo) e di firmare lo scontrinello in uscita dalla macchina, per trasformare il pezzetto di carta in una vera polizza da tenere in tasca, per ogni evenienza.

Dal punto di vista tecnologico la mostra doveva rispondere a due esigenze fondamentali: la promozione della stessa sul web e la necessità di fornire una guida in quattro lingue. Oltre all’italiano e l’inglese, anche il tedesco e lo sloveno. La soluzione adottata non è stata un’app, complicata e di elevata differenziazione, non è stata la stampa di un catalogo o una brochure, pesante costosa e da gettare al macero appena finita la visita. I curatori si sono semplificati la vita e hanno preso una strada nuova (anzi vecchia): HTML.
In pratica hanno realizzato una semplice sito web in quattro lingue, senza tanti fronzoli e riportando esattamente il copy che è centrale nella mostra stessa, senza ampliarlo, modificarlo o fare tante presentazioni e saluti dei politici. Un sito web di servizio, perfettamente adattabile al mobile, che è anche la vetrina della mostra per la promozione web della stessa.
Poi hanno fornito in sala un wifi free, con password di accesso stampata su ogni pannello (così non devi andare a chiederla al custode, tanto la segretezza non serve a niente), con cui navigare liberi e chattare con Whatsapp tra compagni, così puoi dire al mondo che sei alla Mostra e fai promozione.
Ma siccome tutti pretendono qualcosa da portare a casa per dimostrare che “ci sei stato” e magari per rivivere le sensazioni avute quando il professore ti fa fare il tema in classe sull’argomento, hanno stampato dei blocchi monotematici da cui puoi facilmente strappare un cartoncino formato A5, il cui retro è in formato cartolina (credo che la stampa sia digitale, laser a colori).


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Niente totem, niente proiezioni, niente effetti speciali costosi e inutili. Solo due schermi con il video dell’allestimento della mostra, ben pensato e realizzato, con molte scene in stop motion. Lo scopo è: far vedere che quando si parla di cura della mostra si dice appunto CURA.

Soluzioni semplici, dal basso costo, per concentrare tutto il budget nell’allestimento dei pannelli e nell’organizzazione della mostra, impeccabile ed efficace. Pochi fronzoli, tanta sostanza, immediatezza delle storie, vera immersione narrativa. Uso dell’Html Glocale, cioè a servizio dei vari scopi sia “dentro” che “fuori”, sia nel mondo fisico che in quello virtuale. Una mostra Glocale.

In una parola: Bravi!