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Immaginazione per la biblioteca del futuro

Tutti noi siamo ben consapevoli della funzione straordinaria che le biblioteche hanno avuto nella vita e nella storia del genere umano.

Ma che dire del futuro?

Potremmo dire che i supporti cambiano, la funzione e gli scopi certamente no. Dalle tavolette d’argilla, ai papiri alle pergamene fino alla carta, qualunque oggetto bidimensionale che l’uomo ha inventato è diventato un supporto per l’apprendimento e la diffusione della cultura. L’avvento del digitale nella seconda metà del secolo scorso ha proposto nuovi supporti con nuove modalità di distribuzione del sapere. D’altra parte uno schermo è pur sempre un supporto bidimensionale.

Come possiamo davvero immaginarci il futuro? La fantasia potrebbe scatenarsi in molti modi, ma forse possiamo chiedere consiglio ad uno dei più grandi scrittori di fantascienza di tutti i tempi, Isaac Asimov, famosissimo per le sue storie sui robot, meno noto ma molto apprezzato come scrittore della più grande saga sociopolitica fantascientifica, la Quadrilogia della Fondazione.

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Senza scendere nel dettaglio potremmo dire che Asimov fa ruotare tutta la storia della rifondazione dell’Impero Galattico sull’esistenza di una Biblioteca Galattica, che funziona con visori e microfilm, sulla superficie di Trantor, un gigantesco pianeta centrale. Nei quattro romanzi della storia, ogni singola crisi viene risolta nelle sale della Biblioteca per un semplicissimo motivo: l’intero futuro dell’umanità è condizionato dal fatto che, all’inizio della storia, la Biblioteca è stata privata di tutte le informazioni circa una società di uomini chiamata Seconda Fondazione.

Tutto qui.

La storia procede per centinaia di anni e decine di protagonisti a partire da questo semplice fatto: qualcuno ha censurato la Biblioteca su un fatto.

Leggendo Asimov non si possono avere dubbi sul fatto che La Biblioteca esisterà sempre. Cambierà supporti, localizzazione, organizzazione e struttura, ma la sua essenza e funzione permarranno nel tempo fino alla fine dell’umanità.

Riunione programmatica

Ospitati da Francesco Vergara, Direttore della Biblioteca Centrale, si è tenuto un primo incontro programmatico in vista delle operazioni di implementazione di BookAlive.

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Diversi i temi affrontati, dalla questione della digitalizzazione di opere in catalogo, già avviata con successo dalla Biblioteca, agli scopi del progetto e a come questi influiranno sulla normale attività. Il Direttore ha poi segnalato come oggetto d’attenzione la raccolta in corso di interessanti “riviste” del XIX secolo, veri e propri quotidiani dell’epoca, che potrebbero rivelarsi straordinarie fonti di storie e fatti pregni di connotazioni culturali.

 

Parte BookAlive

 

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E’ con grande piacere che annunciamo che il 29.5.2014 il prof. Antonio Gentile, quale Amministratore Unico di Informamuse, ha firmato il disciplinare di concessione del Progetto BookAlive.

La firma è stata apposta presso il MIUR nella sede del Ministero a Roma. Con questo passaggio burocratico il Progetto prende concretamente il via, per i prossimi 24 mesi.

E’ un momento di viva soddisfazione, a valle di una gestazione lunga e proficua che ha visto gli uomini del Ministero impegnati a districarsi con una realtà, quella delle Start-up, molto diversa da quella delle aziende comuni. Abbiamo trovato sinergia d’intenti e piena collaborazione da parte della PA, cosa che ha condotto al risultato di questi giorni.

Progetto

Preservare il sapere è un atto consolidato ma rendere accessibili i contenuti di una biblioteca o di un archivio storico è oggi una priorità strategica per la disseminazione della cultura ed il superamento del digital divide. Questo è l’obiettivo del Progetto BookAlive, ideato e condotto da InformAmuse S.r.l. nell’ambito del D.D.436 del 13/03/2013 – Avviso per la presentazione di progetti per il sostegno di START UP Linea 2: CULTURA AD IMPATTO AUMENTATO. Ambito: Digital Cultural Heritage.
Quanti turisti visitano le Biblioteche o gli Archivi Storici? Non si è molto lontani dal vero nel dire pochissimi. Eppure queste fortezze della conoscenza custodiscono veri gioielli della storia avventurosa di un popolo. La ragione principale è che i libri non si possono “visitare”, in particolare quelli antichi: sono delicati, preziosi, unici. Non è possibile, nella maggior parte dei casi, toccarli, sfogliarli, anche solo vederli.

BookAlive ha l’ambizione di proporre un approccio d’innovazione tecnologica di tale portata da ribaltare questa realtà. L’obiettivo generale è ricercare prima e realizzare poi un insieme di servizi (tecnologici e organizzativi) in modo da creare valore aggiunto durevole nel tempo.

Il progetto intende: a) proporre un workflow per la digitalizzazione e la fruizione del Libro Storico; b) ricercare i migliori standard di riferimento per la fruizione immersiva e multimediale dei contenuti documentali creando così i presupposti per la visita dei Libri Storici, con un’esperienza di altissimo coinvolgimento emotivo e culturale implementando i principi della Human Computer Interaction; c) ricercare soluzioni per la redazione digitale di oggetti editoriali che raccontino i documenti e i preziosi libri, mostrando fatti, personaggi storici e avvenimenti di grande rilievo, consentendo ai fruitori di portarseli a casa, in formato digitale, in modo da poterli fruire su dispositivi di ultima generazione, anche “mobile”.

Il prototipo di allestimento sarà realizzato all’interno della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Bombace”.

Partner dell’impresa sono: il Dipartimento Ingegneria Chimica Gestionale Informatica Meccanica (DICGIM), il “Dipartimento di Culture e Società (DCS); Dipartimento Scienze Umanistiche (DSU); Dipartimento Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport (DSGSS).

La Biblioteca Centrale

Il Prototipo di allestimento del Progetto BookAlive sarà realizzato all’interno e con la collaborazione della Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, a Palermo.

Nata come istituzione nel novembre 1782 nel complesso monumentale costituito dal Collegio Massimo dei Gesuiti e dall’attigua chiesa barocca di S. Maria della Grotta, divenne  Reale Biblioteca per ordine di Ferdinando I di Borbone. Il merito della sua costituzione va al Principe di Torremuzza, che chiamò il celebre architetto Venanzio Marvuglia per adattare la grande sala sul lato sud dell’edificio, odierna Sala di lettura generale.

Unificata l’Italia, essa prese il nome di Biblioteca nazionale  arricchendosi progressivamente, oltre che del patrimonio librario delle disciolte corporazioni religiose e di alcune raccolte bibliografiche di cittadini illustri, anche degli esemplari depositati per legge.

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Durante la II Guerra mondiale la Biblioteca fu pesantemente bombardata e i lavori di restauro e ulteriore adattamento cominciarono nel 1948,  col rifacimento della Sala di lettura generale ideata dal Marvuglia e la costruzione di una Torre libraria” alta ben 26 metri nell’antica chiesa sconsacrata di S. Maria della Grotta.

Nel 1977, a seguito del trasferimento delle competenze in materia di beni culturali dallo Stato alla Regione siciliana con la legge regionale 80/77, la Biblioteca ha assunto la denominazione di Biblioteca centrale della Regione siciliana, configurandosi come il massimo Istituto bibliotecario siciliano, cui sono assegnati compiti di rilevanza regionale.

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Partner

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Il Sistema Bibliotecario d’Ateneo, conserva e custodisce interi fondi di documenti di elevato pregio artistico e storico, raggruppando importantissimi volumi e documenti storici. L’università concorrerà al progetto con quattro dipartimenti:

DICGIM – Dipartimento Ingegneria Chimica Gestionale Informatica Meccanica, capofila;

DCS – Dipartimento di Culture e Società – Studi Culturali;

DSU – Dipartimento Scienze Umanistiche;

DSGSS – Dipartimento Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport.

ALTRI PARTNER

Inoltre hanno presentato Lettera d’Intenti:

Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”

Centro di studi Filologici e Linguistici Siciliani, Palermo

Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Roma Tre, Roma

Biblioteca del Senato della Repubblica Italiana “Giovanni Spadolini”

Biblioteca diocesana Pio XI della Diocesi di Caltagirone

Departamento Técnico Administrativon – Instituto de Ciencias, Universidad Nacional de General Sarmiento, Buenos Aires, Argentina

Centre d’étude des normes juridiques “Yan Thomas” presso Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi, Francia

Faculdad de Derecho, Universidad del Paìs Vasco, San Sebastian, Spagna

Associazione Culturale Reti Medievali

Associazione Mediterranea no profit